CONCOURS GÉNÉRAL DES LYCÉES – SESSION DE 1999
(Classes terminales ES, L et S)
Durée: 5 heures
L’usage de tout dictionnaire est interdit.
IN PRIGIONE
Eri stato in prigione. Si trattò di un errore perché poi venisti assolto. Fu il tuo comportamento prima del processo a protrarre, due anni, la detenzione. Non volesti collaborare con il magistrato che si occupava del tuo caso. « Non fu una scortesia arbitraria. Ero espite a quel tempo di una bella famiglia. Vennero ad arrestarmi la sera di Natale mentre ero alla loro tavola, rovinando a quella gente una sera du pace. Dopo le feste, a gennaio inoltrato, dopo settimane di isolamento fui condotto davanti a un magistrato. Aveva la barba mal rasata, le unghie sporche, fumava, faceva domande. Capii in fretta che non avrei mai parlato con quell’uomo. Glielo dissi: a lei non avréograve; niente da dire.
Si può subire ogni angustia, non la mancanza di rispetto tra uomo e uomo. La giustizia può essere severa, scomoda per alloggi e riti, ma deve conservare uno stile verso chi è nella necessità. Quando si è faccia con un altro essere se non c’è cortesia non ci può essere scambio. Avevo un buon avvocato che mi consigliava di agire diversamente. Mi spiegava che il mio rifiuto a parlare con il giudice avrebbe prolungato la detenzione precedente il processo, impedendo anche l’accoglimento di una demanda du libertà provvisoria. Lo dispensai dal chiederla e risposi che era la mia libertà di rifiutare ogni colloquio con quel signore a non essere provvusoria ma definitiva. Quando si è messi nello stato di inferiorità di prigionieri la cortesia, le buone maniere non sono cerimonie ma direttamente dignità, ultima risorsa a conforto di chi è in pena. Non ho potuto barattarla con qualche sconto sulla permanenza. Avevo già i capelli grigi, non scalpitavo alle inferriate. Mi restavano altre libertà e mi bastavano.
Ho incontrato molti uomini e dormiti in molte celle, in carcere si sta in un trasloco continuo. È strano che una clausura possa essere cosi movimentata. Anche lì ho messo a frutto le mie conoscenze di ospite cercando di ingombrare poco e di non far mancare la conversazione. Una differenza era che non dipendeva da me prendere congedo, tutto sommato i, sollievo rispetto ai miei scrupoli di invitato.
Consideravo il mio caso provando a togliere la mia persona dall’incidente. Pensavo: chi viola il domicilio altrui, cattura un uomo, lo trattiene a tempo indefinito, ecco, chi agisce cosi deve avere un forte convincimento di colpevolezza, prove efficaci. Perciò mi sembrava sleale che dovesse anche ottenere la collaborazione di chi è messo in condizione du inferiorità. Non mi sono voluto prestare a una consuetudine ingiusta. Mandò a chiedere attraverso il mio avvocato se mi ero messo in testa di fare del mio rifiuto un caso. Un caso, certo, ma non come forse temeva con giornali e clamore. Un casa d’altra specie, perch&eactute; ognuno puéograve; fare della propria vita un caso, spresso il peggiore.
Infine ho visto quanto sia deludente essere accusato. Non conta che sia falsa l’imputazione, nessuno è innocente, purché ci siano dentro anche le accuse vere, quelle che fanno vergognare un uomo. Pensavo alle mie colpe, all’aver abbandonato mio padre, ad aver fatto piangere una donna devota, a uno scatto di nervi che aveva fatto arrossire in pubblico un’altra persona. Questi i delitti, nessuno in terra che me ne chieda conto. Di fronte a questi, le accuse di quel tribunale erano sputi gettati sul palmo di mano per lubrificarlo. Quei delitti commessi per leggerezza perché si è giovani, non passano per corti e magistrati, semplicemente non passano più.
Dopo due anni di carcere ho dovuto rispondere di tutt’altro, di sciocchezze. La sentenza che mi ha sciolto dalle accuse non mi ha riguardato »
Erri DE LUCA, Aceto, arcobaleno.
TRAVAIL À FAIRE PAR LE CANDIDAT
A. Tradurre da: « Non fu una scortesia arbitraria… » (ligne 3) sino alla fine.
B. Ritrovarsi in prigione significa assenza totale di ogni libertà, o ci sono modi di essere liberi anche i questa situazione ?
Date il vostro punto di vista su tale questione, appoggiandovi sulle vostre cognizioni ed esperienze culturali.